Tutti inseguono la felicità, ma in pochi possono dirsi di aver raggiunto questo stato in modo completo e duraturo. Infatti spesso le persone scindono la felicità, ricercandola in modo differente nella vita privata e nel lavoro. Inoltre, altrettanto spesso, in molti pensano che la felicità sia la somma di eventi positivi, persone che amiamo e cose che ci generano piacere (cibo, soldi, divertimento). Tutto questo ti porta sulla cattiva strada.
Che cos’è la vera felicità?
Riguardo a questa domanda non ho dubbi su come rispondere: dal mio punto di vista, la felicità corrisponde con l’autorealizzazione.
Per autorealizzazione intendiamo la “propensione dell’essere umano a realizzare le proprie potenzialità, sia dal punto di vista della maturazione interiore, psichica ed emotiva, sia da quello del comportamento esteriore.” (Treccani).
Arrivo ad approfondire il concetto.
L’autorealizzazione si manifesta quando una persona riesce a sfruttare al meglio le proprie capacità, i talenti e le potenzialità, allineandole con i propri valori e obiettivi di vita. Non si tratta di raggiungere un punto di arrivo definitivo, ma di un processo dinamico ed eterno che conduce alla definizione della persona che vogliamo diventare, oggi e domani. È un processo del tutto non lineare e che si adatta alle varie fasi della nostra vita, durante le quali è lecito decidere di cambiare e di voler diventare una persona migliore o semplicemente diversa da quella che siamo stati per anni.
L’autorealizzazione non corrisponde neanche a un concetto antiquato di successo. Il successo, comunemente inteso, può essere misurato con indicatori come la posizione sociale, il reddito o i titoli accademici. L’autorealizzazione, invece, è intimamente personale e non sempre visibile esternamente. Si tratta di sentirsi realizzati e soddisfatti delle proprie scelte e del proprio percorso, indipendentemente dal riconoscimento esterno.
Percorrere la strada dell’autorealizzazione non è semplice. Come forse hai intuito, richiede autostima, forte senso di autoefficacia, fiducia nelle proprie capacità e anche il coraggio di liberarsi dai pregiudizi, dal confronto con gli altri e dalle pressioni sociali. La via per l’autorealizzazione è ostica, per questo molte persone rinunciano in partenza. Ma ti dirò questo: il premio per chi si impegna in questa strada vale assolutamente la fatica, e non solo. Proprio perché l’autorealizzazione è un processo infinito, ben presto avvertirai i primi benefici e un senso di benessere generale. Infatti, la felicità intesa come autorealizzazione, non corrisponde al raggiungimento di un traguardo, ma al percorso che si effettua per raggiungerlo. Se durante il percorso ti concederai il permesso di essere te stesso, di far emergere le tue potenzialità e di dire di “no” a tutti i condizionamenti esterni che ti incatenano a una condizione che non ti sta più bene allora la meta finale non sarà più così importante. Le cose belle, semplicemente accadranno.
Per farti comprendere meglio il concetto ti voglio portare tre esempi di personaggi storici in cui il bisogno di autorealizzazione li ha letteralmente salvati. Basti pensare a Gandhi che utilizzò la disobbedienza civile per ottenere la libertà del suo popolo; a Viktor Frankl che rimase ancorato al suo senso della vita anche quando fu deportato ad Auschwitz e Dachau; a Mandela che portò avanti la sua battaglia anche in prigione. Il loro esempio ci dimostra che quando una persona è concentrata sui suoi valori e sulla forza che li determina, poco importa che sia sola, senza un tetto o senza lavoro.
Perché preferisco parlare di Autorealizzazione e non di Realizzazione?
La differenza tra autorealizzazione e realizzazione apparentemente può sembrare una questione di lana caprina (come direbbe la mia professoressa di italiano del liceo). In realtà, non lo è.
Per realizzazione intendiamo il fenomeno che porta al completamento di qualsiasi obiettivo, progetto o desiderio. Affinché avvenga la realizzazione di qualcosa è necessario stabilire un traguardo, una strategia e far susseguire una serie di azioni concrete. Per esempio, parliamo di realizzazione quando ci riferiamo al raggiungimento di un traguardo lavorativo, al conseguimento di un titolo di studio o alla costruzione di una bella casa in cui andare a vivere.
L’autorealizzazione è un concetto più profondo e complesso, studiato da psicologi e sociologi sotto vari punti di vista (Jung, Maslow e Seligman solo per citare i più autorevoli in merito). Sintetizzandolo, possiamo affermare che l’autorealizzazione si riferisce al processo attraverso il quale una persona esprime il proprio potenziale, sviluppando al massimo le proprie capacità e talenti. È, in pratica, il raggiungimento della propria piena espressione come individuo unico. Anche per autorealizzarsi occorre definire un traguardo, una strategia e un piano di azione concreto ma il motivo che ci porta a lavorare su questo obiettivo è molto diverso. In questo caso parliamo di qualcosa che parla di noi al mondo e che ci permette di dare vita al nostro scopo di vita. L’autorealizzazione è fortemente legata ai nostri bisogni profondi, ai nostri valori guida, al nostro sistema di credenze, ai nostri sogni e ai nostri desideri.
Come capire se sei impegnato in un progetto di realizzazione o di autorealizzazione?
In un progetto di realizzazione sei mosso da un vantaggio o da un guadagno esterno a te. Per esempio ti stai impegnando per ottenere più denaro, per dimostrare al tuo capo di essere in gamba o per ottenere l’approvazione dalla tua famiglia. Stai probabilmente seguendo regole e indicazioni che altri ti hanno suggerendo, perché in passato loro hanno trovato in quelle procedure la chiave di volta per il loro successo. In questo processo ti capita di sentirti a volte demotivato, disorientato e di farti domande del tipo: “ma perché sto facendo tutto questo?”, “è davvero quello che voglio?”, “se questa è la cosa giusta per me, perché sono così infelice?”.
Quando ti stai impegnando per autorealizzarsi invece le cose sono ben diverse. In questo processo a volte ti potresti sentire solo o incompreso, perché nessuno capisce davvero fino in fondo ciò che stai facendo, perché lo fai e fin dove vuoi spingerti. Costruirai in modo creativo e autonomo il tuo percorso: certo, ascolterai i consigli degli altri ma la decisione ultima sarà sempre la tua e sfrutterai a pieno la tua unicità per dare vita a qualcosa di completamente nuovo. Troverai nel tuo cammino comunque persone pronte a sostenerti (tienitele strette!) e molte altre pronte a giudicarti (non te la prendere, è il segno che ce la stai facendo.) Questa solitudine potrà gettarti nel dubbio e ti chiederai se stai facendo la cosa giusta, ma appena provi a immaginare la tua vita senza aver raggiunto l’obiettivo che hai in mente cadi nel baratro. Anche nei momenti di sconforto troverai la motivazione e la forza di andare avanti, perché i tuoi valori guida e i tuoi bisogni personali ti daranno più energia di qualsiasi forma di incentivo che proviene dall’esterno.
La strada verso l’autorealizzazione inoltre considera la tua persona nel suo complesso. Puoi realizzare qualcosa di buono nel lavoro per esempio e avere una vita privata disastrosa. L’autorealizzazione invece ti porta a un benessere, una felicità e un senso di appagamento a 360°.
Tutto torna.
Tutto ha un senso.
Tutti i puntini si uniscono.
Tutto fa parte di un complesso puzzle che è la tua vita, dove ogni tessera è essenziale per la lettura completa del disegno.
Come autorealizzarsi?
Per raggiungere l’autorealizzazione dovrai avviare un percorso intenso e avventuroso dentro di te.
Ecco alcuni consigli che puoi iniziare a mettere in pratica sin da subito:
- Conosci te stesso. Prendi consapevolezza di chi sei, a partire soprattutto da quelli che sono i tuoi valori guida e i tuoi bisogni personali. Per raggiungere questo risultati dovrai metterti in ascolto della parte più autentica di te stesso, solo così potrai individuare le ragioni profonde che ispirano le tue decisioni importanti e che ti portano ad agire in un modo piuttosto che in un altro. Scrivere i tuoi pensieri è un ottimo modo per avviare questo processo. Un altro modo interessante è il mio servizio Un’Ora di Affiancamento Illuminante, ovvero 60 minuti in cui metteremo ordine tra tutti i tuoi obiettivi, i tuoi valori e i tuoi bisogni.
- Scopri e allena le tue potenzialità. Le potenzialità sono le “forze di carattere” come le definisce Seligman, ovvero dei tratti caratteriali che ci rendono unici. Le potenzialità inoltre, quando vengono individuate e allenate, ci forniscono un senso di gratificazione, soddisfazione e appagamento perché ci consentono di raggiungere i nostri obiettivi. Per approfondire questo consiglio ti rimando al mio eserciziario gratuito “Scopri e Accogli le tue Potenzialità”.
- Lascia andare i condizionamenti esterni. Ti diranno che ormai è tardi per cambiare le cose, ti diranno di rimanere al tuo posto e di non creare confusione, ti diranno che anche loro ci sono passati e che è solo una fase che passerà. Non ascoltare i consigli di chi vuole tarparti le ali. Anche se avessero ragione (e credimi, non ce l’hanno), sei libero di sbagliare. Se ora senti di essere nel posto sbagliato e se non ti riconosci più allo specchio, prendi in mano la tua vita e dai inizio a un cambiamento. Anche piccolo, solo per vedere cosa si prova.
- Apriti a nuove esperienze di crescita personale. Se continuerai a fare sempre le stesse cose e a frequentare sempre le stesse persone otterrai sempre gli stessi risultati. Il tempo non cambierà le cose, non si verificherà un evento straordinario dal niente e non verrà nessuno a salvarti. Iscriviti a un nuovo corso, leggi libri diversi dal solito (o inizia a leggere), viaggia, parla con sconosciuti. Anche da un’esperienza inaspettata e totalmente fuori dalle tua abitudini può scaturire l’ispirazione per una grande rivoluzione personale.
Come autorealizzarsi quando sei un multipotenziale?
Abbiamo già ampiamente discusso di quanto sia complesso e altalenante il processo di autorealizzazione, ma per le persone multipotenziali il coefficiente di difficoltà aumenta ancora. Per i multipotenziali infatti l’autorealizzazione sembra un’utopia dal momento che la loro curiosità, il loro bisogno di cambiamento e i loro molteplici interessi li sballottano continuamente da un obiettivo all’altro. Se sei un multipotenziale ti voglio rassicurare: anche io sono una multipotenziale e ti posso assicurare, per esperienza sia personale sia professionale, che anche tu puoi essere felice, appagato e sereno.
Il primo passo che devi fare è aprirti alla possibilità che puoi far convivere tutto ciò che sei in un unico percorso. Proprio per persone come te (noi) ho costruito un percorso di autorealizzazione che prende il nome di Metodo “Miniera d’Oro”. Si tratta di un percorso di 10 settimane durante il quale scopriremo e alleneremo le tue potenzialità, individueremo i tuoi bisogni, stabiliremo i tuoi obiettivi e creeremo insieme una strategia operativa per raggiungerli. È un percorso dinamico, flessibile in cui scoprirai tanto di te e durante il quale apprenderai un metodo che potrai rimettere in pratica autonomamente anche in futuro, quando le tue necessità cambieranno. Ti invito a cliccare qui: Metodo “Miniera d’Oro” per avere maggiori informazioni.
In conclusione.
Con questo articolo ho voluto chiarire la differenza tra il significato di realizzazione e autorealizzazione. Abbiamo visto come la realizzazione sia relativa a un processo di concretizzazione un obiettivo qualsiasi (lavorativo, personale, ecc…) mentre l’autorealizzazione è connessa a realizzare qualcosa in linea con i nostri valori, i nostri bisogni e il nostro scopo della vita.
Per queste ragioni, dal mio punto di vista, l’autorealizzazione coincide con la felicità in quanto si tratta di un percorso dinamico e non lineare che ci porta a diventare la persona che vogliamo essere a 360°.
Ti ho indicato anche dei suggerimenti per iniziare da subito a lavorare sulla tua autorealizzazione, partendo dall’ascolto profondo di te stesso, passando per lo sviluppo delle tue potenzialità personali e per l’ignorare i condizionamenti esterni, e concludendo con l’aprirti a nuove esperienze.
Infine ho approfondito la ricerca dell’autorealizzazione per le persone multipontenziali che, per loro natura, soffrono particolarmente la condizione di insoddisfazione personale.
Silvia Vernelli
Sono la prima Life & Multipotential Coach italiana. La mia missione è accompagnare le persone multipotenziali in un percorso verso l’autorealizzazione personale Grazie al mio metodo di lavoro esclusivo e alla mia esperienza personale di vita come multipotenziale, ti dimostrerò che anche tu puoi trovare un equilibrio tra il tuo desiderio di pace e la tua fame di cambiamento.