Di cosa parleremo qui:
Diventa la versione migliore di te stesso! Ma quante volte abbiamo sentito o letto questa frase ultimamente? È diventato uno slogan così inflazionato che lo utilizzano motivatori, nutrizionisti, personal trainer, armocromisti… ma un multipotenziale come interpreta questo consiglio? Male.
Non ricordo esattamente quando mi sono imbattuta per la prima volta in questa frase, ma penso di poterla ricondurre al periodo in cui mi sono appassionata alla crescita personale. Era il periodo a cavallo tra l’inizio della mia attività come libera professionista e l’inizio del Covid. Vivevo in un periodo di grandi cambiamenti e di grandi incertezze, perché il lavoro stentava a ingranare la marcia giusta e avevo il cuore spezzato dalla fine di una brutta storia.
Così ho iniziato a leggere tutto quello che mi capitava sulla crescita personale, sull’ikigai, sui valori personali e questioni affini. Tutto questo ancora non lo sapevo, ma mi avrebbe condotto nel giro di un paio di anni a scrivere il mio primo libro, “Chiediti di te”: un breve saggio che aiuta a dare concretezza alle teorie divulgate dagli esperti di crescita personale (se ti interessa è disponibile in esclusiva su Amazon!).
Ad ogni modo, mi sono imbattuta nella frase “Diventa la migliore versione di te stesso!” ed evidentemente non sono stata l’unica! Infatti da lì a poco è diventata uno slogan che si ripete in ogni dove (radio, pubblicità online, libri, ecc…). Inizialmente mi ha colpito positivamente e confesso: l’ho utilizzata anche io da qualche parte sui miei social. Ma poi ha iniziato a infastidirmi, almeno per due motivi.
Punto uno. Sono sempre stata insofferente all’omologazione. Per me, al contrario, è sempre stato importante distinguermi dalla massa, in un modo o in un altro: nel modo di vestire (soprattutto da adolescente trovavo modi originali di indossare accessori e vestivo esclusivamente di nero), nella musica che ascolto (i miei 17 anni di studio della musica mi hanno reso esigente!), nel modo di gestire il mio tempo libero e il mio lavoro. Tutto questo per dire che quando quello che faccio o che amo viene condiviso da un po’ troppe persone inizio a farmi qualche domanda. Forse non è più ciò che mi rappresenta?
Punto due. Forse la questione più profonda, ma per arrivarci sono dovuta passare per il punto uno, che già solo per questo ha meritato la menzione. In pratica, dopo un po’ di tempo che ero bombardata su ogni fronte dalla frase “Diventa la migliore versione di te stesso!”, mi sono chiesta: ma cosa vuol dire questo motto?
Nel senso: chi stabilisce qual è la mia versione migliore? Io in prima persona? Gli altri? E chi sarebbero poi gli altri? Il professionista di turno che mi vuole vendere il suo videocorso?
Tutto questo ha iniziato a sembrarmi paradossale.
Ma non solo. Se è un concetto difficile da applicare alle persone monopotenziali, figuriamoci ai multipotenziali come me!
Chi sono i multipotenziali?
Se non hai mai sentito parlare di multipotenzilità apro e chiudo un piccolo approfondimento in questo paragrafo (se padroneggi già l’argomento salta pure, o resta con me se ti fa piacere rinfrescare queste informazioni. A me fa piacere!).
I multipotenziali sono persone che hanno una vasta gamma di interessi e talenti, che tendono a esplorare contemporaneamente o in rapida successione nell’arco della loro vita.
Alcune caratteristiche comuni dei multipotenziali includono:
- Interessi diversificati: Sono attratti da una varietà di argomenti e settori, spesso mostrando un’ampia curiosità e desiderio di apprendere.
- Versatilità: Sono in grado di adattarsi a diverse situazioni e compiti, grazie alla loro capacità di apprendimento veloce e alla flessibilità mentale.
- Creatività: Sono spesso creativi e innovativi, in grado di trovare connessioni tra idee e concetti provenienti da ambiti diversi.
- Difficoltà nella scelta di una sola carriera: Possono sentirsi frustrati nel dover scegliere un’unica carriera o interesse da perseguire, preferendo piuttosto integrare le loro passioni in modi creativi.
- Rapida apprendimento: Grazie alla loro capacità di collegare concetti e conoscenze provenienti da diverse aree, possono imparare velocemente nuove competenze e adattarsi a nuove sfide.
La storia ci insegna che sono sempre esistite persone multipotenziali, basti pensare a Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Isaac Newton e Renato Cartesio.
Eppure al momento non sono molti gli studi scientifici che trattano questo argomento in modo accurato e approfondito. Uno dei documenti più diffusi e interessanti che affrontano questo argomento è il discorso che la scrittrice, blogger e imprenditrice Emilie Wapnick tenne in un TEDTalk del 2015. Nell’intervento che si intitolava “Perché alcuni di noi non hanno un’unica vera vocazione” ha parlato dei multipotenziali come persone che nutrono molti interessi e che si dedicano attività creative nella vita, ma che “non hanno una vera vocazione come fanno gli specialisti”. (Se ti interessa approfondire questo tema ti consiglio di vedere il suo intervento su Youtube e di leggere il suo libro “Diventa chi sei”).
Può un multipotenziale trovare la versione migliore di sé?
Immagino che ti sarai fatto un quadro di come funziona la testolina pazzerella di un multipotenziale e ora sei pronto a comprendere come sia riduttivo e impossibile far scegliere una versione “migliore di sé” eterna e immutabile a una persona con così tante sfaccettature.
Quindi una persona multipotenziale non potrebbe riuscire a stare meglio con se stessa, a raggiungere i suoi obiettivi e a vivere serenamente la sua vita? Certo che no.
Ecco la strada che può percorrere.
Per prima cosa eliminare dal proprio vocabolario la parola “migliore”. È una parola che esprime giudizio, induce al paragone e presuppone un “peggiore”. Tutto questo non ci è utile per avvicinarsi alla nostra autorealizzazione personale e alla nostra serenità.
A questo punto ciò che rimane è solo una serie di obiettivi che vogliamo raggiungere, privi di condizionamenti e di giudizi interni (spesso siamo noi i giudici più severi di noi stessi) o esterni (le persone attorno a noi che compongono la nostra cerchia sociale, il nostro sistema educativo, culturale, familiare, lavorativo, ecc…).
Ora non ci resta che scegliere ciò che è più importante per noi ora, in questo momento limitato e specifico. Lasciamo andare tutto ciò che in questo momento non è funzionale al raggiungimento di quello obiettivo prefissato.
Ok Silvia, ma se sono un multipotenziale è proprio qui il difficile!
Certamente! Infatti non ho scritto da nessuna parte che si tratta di un percorso facile.
Questa è la direzione, i tuoi valori e principi personali sono la tua guida più profonda e un percorso specifico per aiutarti nella tua autorealizzazione è lo strumento per concretizzare i tuoi obiettivi
Proprio perché so quanto è complesso per un multipotenziale compiere una scelta e rimanere fedele a se stesso per un periodo abbastanza lungo tanto da consentirgli di ottenere il risultato desiderato, ho creato il mio esclusivo Metodo “Miniera d’Oro”. Si tratta di percorso di autoreliazzazione che ti permette di fare ordine tra i tuoi numerosi interessi, focalizzarti sull’unica cosa davvero importante per te ora e realizzarla in modo rapido, autonomo e appagante.
In conclusione.
In questo articolo abbiamo visto come il consiglio “Diventa la versione migliore di te!” non solo è ambiguo (e aggiungerei nocivo se non seguito con criterio!) ma è pressoché impossibile da applicare da un multipotenziale.
Infatti per loro natura i multipotenziali ricercano novità e cambiamento continuo, oltre al fatto di appassionarsi a molti interessi diversi contemporaneamente e a ottenere buoni risultati in tutto ciò che fanno.
Tutto questo rende impossibile per loro impossibile rinchiudersi in un modello di persona immutabile e cristallizzato. Quello che possono fare è però scegliere chi vogliono essere ora e una attività principale alla quale dedicarsi con energia, focus e passione in questo momento e lasciare andare serenamente tutto ciò che non contribuisce al raggiungimento di quell’obiettivo primario.
Grazie ad un percorso specifico volto all’autorealizzazione personale come il mio Metodo “Miniera d’Oro” anche un multipotenziale incallito può trovare il modo per sentirti appagato, soddisfatto e sereno nel presente.
Silvia Vernelli
Sono la prima Life & Multipotential Coach italiana. La mia missione è accompagnare le persone multipotenziali in un percorso verso l’autorealizzazione personale Grazie al mio metodo di lavoro esclusivo e alla mia esperienza personale di vita come multipotenziale, ti dimostrerò che anche tu puoi trovare un equilibrio tra il tuo desiderio di pace e la tua fame di cambiamento.